Spesso nella vita una persona può percepire conflitti di valore, esistenziali, o non trovare un progetto di vita, un significato alla sua esistenza, provando un senso di fallimento e di non appartenenza, “di vuoto”. In questo “vuoto” si sostanzia il disagio esistenziale, vissuto come dolore senza oggetto e senza concretezza.
Quando il disagio dura a lungo, può portare ad una ricerca esagerata di piacere che può sfogare in dipendenze affettive o da sostanze, noia e caduta degli interessi che possono aprire le porte a segnali di tipo depressivo.
Psicologo Psicoterapeuta a Torino e Chieri consigliato Disagi esistenziali | Alberto Cestelli