La Psicogenealogia appartiene al ramo della
psicologia transgenerazionale e affonda le sue radici teoriche in un insieme di conoscenze e metodologie di lavoro differenti, tra cui la Psicoanalisi, la Psicologia Analitica Junghiana, la teoria sistemica, la teoria Psicodrammatica moreniana.
Si deve ad una Psicoanalista francese, Anne Anceline Schuetzenberger, l’elaborazione sistematica di una teoria transgenerazionale.
Concetto fondamentale è l’idea
che ogni essere umano non è un individuo separato e isolato, ma frutto e prodotto di una specifica famiglia, con una peculiare storia e identità che ne ha determinato il particolare substrato contestuale ed evolutivo. Ciascuno di noi non può prescindere dalla propria famiglia, dai specifici vissuti e dalle sue tradizioni, dalle regole e dalle lealtà, dai segreti e dai fantasmi che in essa albergano, dal vissuto e dalle vicissitudini dei propri antenati.
Ciò che i nostri antenati hanno vissuto nel passato, le azioni che hanno compiuto o che non hanno potuto compiere, le loro ferite e i segreti, le sofferenze e i traumi, ma anche le gioie, i progetti e le ambizioni riservate alla loro discendenza e famiglia sono tutti elementi che
possono travalicare le generazioni e trasmettersi alla discendenza, sotto forma di eredità psicologica (che va a sommarsi all’eredità concreta materiale e a quella genetica) che può manifestarsi nei nuovi nati con ripetizioni, somatizzazioni, angosce, paure, blocchi; senso di pesantezza e di irrisoluzione; comparsa di patologie fisiche o psichiche; fallimenti relazionali, matrimoniali, economici; difficoltà esistenziali etc.
Questo accade secondo il principio per il quale ciò che è taciuto nella prima generazione, la seconda lo porta nel corpo sotto forma di sintomo o disturbo.
Ciò che nelle famiglie è tramandato secondo una modalità transgenerazionale disfunzionale sono soprattutto i
non-detti, i segreti di famiglia (segreti, avvenimenti indicibili, atti o eventi subiti o compiuti che non si possono dire perché socialmente inaccetabili o di cui ci si vergogna etc.); i grandi traumi generazionali o individuali (eventi catastrofici come terremoti, guerre, migrazioni, etc.; violenze e abusi subiti e perpetuati, etc.); alcuni tipi di malattie fisiche o mentali; l’orientamento sessuale o il passaggio di classe sociale.
Il non-detto spesso è un modo per nascondere fatti tragici, scandalosi di cui “ci si dovrebbe vergognare”, fallimenti, morti, incesti, abusi, nascite illegittime, omicidi e suicidi, etc.. Questo tipo di
segreti si trasmette dunque alle generazioni successive producendo sofferenza fisica e psichica.
Il percorso Psicogenealogico permette di riportare alla luce le dinamiche transgenerazionali e ciò che è stato tenuto nascosto e non-detto, ciò che spesso anche la discendenza non conosce se non come sintomo e sofferenza che sono il modo con cui il corpo ci comunica ciò che non può essere detto a parole. Lo svelamento e la consapevolizzazione permette di aprire la strada alla possibilità di accettazione, comprensione e perdono; rancore, rabbia, sofferenza, apatia, depressione, ansia si sciolgono lasciando il posto a nuove possibilità di sentire e vivere la propria esistenza.
La Psicogenealogia prevede l’utilizzo del
Genosociogramma, cioè dell’albero genealogico commentato e analizzato.
Le persone saranno dunque accompagnate nel disegno e nella stesura del proprio albero genealogico, nella stesura della storia individuale e famigliare, nel recupero e nella riscoperta di eventi e racconti famigliari dimenticati o nascosti ponendo particolare attenzione ad eventuali traumi subiti, guerre, violenze, malattie, etc.. Si otterrà così una sorta di romanzo famigliare grafico, ma anche narrativo.
Il Genosociogramma permette inoltre di esprimere graficamente ciò di cui non siamo a conoscenza, permettendo così di portarlo alla luce, attivando un processo di consapevolizzazione delle componenti inconsce transgenerazionali che a sua volta favorirà l’incremento del benessere e la riduzione della sintomatologia soggettiva.
L’analisi del Genosociogramma permetterà di avanzare delle ipotesi su quale trauma, lutto non elaborato, evento non concluso, ingiustizia subita o inflitta si ripeta sotto forma di sintomo nella vita attuale al fine di poter elaborare degli “atti simbolici” soggettivi per sanare il trauma e superarlo.
Le Costellazioni psicogenealogiche, individuali o di gruppo, attuate dopo aver compreso che cosa è accaduto nel passato famigliare e averne svelato i segreti, permettono di mettere in scena la famiglia così come era all’epoca in cui i fatti traumatici sono accaduti o in cui il segreto si è formato; la persona potrà così sanare in forma attiva le ferite e i traumi che ha ereditato.
Psicologo Psicoterapeuta a Torino e Chieri consigliato Psicogenealogia | Alberto Cestelli